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Nato negli States per liberare i mega store e fare spazio alla merce natalizia, il Black Friday è ormai un’iniziativa commerciale diffusa in tutto il mondo e cavalcata dai grandi brand per incrementare le vendite con promozioni a tempo limitato. Ma ha senso che anche i piccoli business ne prendano parte? Ed è possibile farlo in modo etico?

Black Friday sostenibile

Black Friday, i dati sui consumi

Per avere le idee più chiare e senza preconcetti su rischi ed opportunità offerti dal Black Friday, è importante partire dai dati. Secondo una recente indagine dell’osservatorio ShopFully, durante Black Friday e Cyber Monday l’86% degli italiani effettua degli acquisti, e 2 persone su 3 lo fanno per cogliere un’opportunità di risparmio in vista del Natale.

Il web è uno spazio d’adesione privilegiato per lo shopping del venerdì nero: in base ai dati Shopify, in questa occasione il 35%  dei nostri connazionali acquista online, mentre il 59% lo fa sia nei negozi fisici, sia sugli e-shop. A questo proposito, un ruolo importante è svolto dai social media, su cui viene effettuato il 17% delle compere, in particolare su Instagram (38%), YouTube (37%) e Facebook (36%).

Il nostro scontrino è tra i più alti d’Europa (parliamo di una media di €372 a testa e di €486 per le famiglie con figli), con un’ampia adesione da parte del pubblico più giovane (in particolare quello incluso nella fascia d’età che va dai 18 ai 34 anni).

Le tipologie di prodotto più apprezzate sono rispettivamente:

  • Elettronica (51%);
  • Abbigliamento e accessori (49%);
  • Prodotti cosmetici (31%);
  • Libri e riviste (25%).

Pur prediligendo i “prodotti essenziali”, però, 4 italiani su 10 partecipano al Black Friday per concedersi l’acquisto di piccoli piaceri (78%), pause di benessere (65%) ed esperienze da condividere (67%).

Dal Black Friday al Green Friday

Negli ultimi anni il Black Friday è stato oggetto di polemiche perché non sostenibile dal punto di vista ambientale, un incentivo all’acquisto compulsivo di oggetti inutili, alla produzione di merci usa e getta, allo sfruttamento dei lavoratori del Sud del mondo, all’incremento del consumo di plastica e dell’inquinamento legato al trasporto, alla consegna e al reso dei prodotti.

Eppure, sembra che qualcosa stia cambiando, fortunatamente in meglio. Secondo Shopify, infatti, gli italiani sono diventati più selettivi nelle loro scelte d’acquisto, valutando non solo la convenienza economica dei prodotti ma anche la qualità e l’impatto ambientale, la durevolezza nel tempo, la sostenibilità, l’adesione del brand ai propri valori: il 64% del campione intervistato ha dichiarato che acquisterà in modo sostenibile e il 37% lo farà prediligendo marchi che hanno a cuore l’ambiente; il 47% si è anche detto disponibile a pagare una commissione extra per favorire la riduzione della CO2 emessa a seguito del proprio acquisto.

E poiché il Mercato viene fatto dai consumatori, anche le aziende si stanno adeguando alle nuove abitudini: per l’88% la sostenibilità è una leva di vendita sempre più importante, il 58% degli imprenditori è impegnato a ridurre gli sprechi e il 42% ad investire in packaging eco-friendly.

Su questa scia, sono sempre di più anche le aziende che hanno scelto strategie di vendita alternative aderendo al cosiddetto “Green Friday”, che prevede ad esempio la compensazione delle emissioni legate agli acquisti attraverso la piantumazione di alberi, o anche meccanismi di “give back” come il sostegno a buone cause con parte del ricavato del fatidico venerdì. In questo modo, pur non azzerando l’impatto degli acquisti, è possibile quantomeno ridurlo.

Ma attenzione al greenwashing: spacciarsi per un brand sostenibile quando non lo si è effettivamente, non è una buona idea. Se le iniziative green vengono messe in atto soltanto in questa occasione e contraddette con i fatti per tutto il resto dell’anno, possono trasformarsi in un boomerang con effetti negativi sulla reputazione del brand e sulla fiducia da parte del pubblico.

Un Black Friday alternativo ed etico è possibile?

Anche se i dati dimostrano che i tempi sono maturi per uno shopping più consapevole e rispettoso dell’ambiente, il Black Friday resta un’iniziativa commerciale controversa per i brand che hanno fatto della sostenibilità ambientale uno dei loro valori chiave.

Sono tuttavia restia a pensare per estremismi e credo fortemente nell’importanza di differenziarsi e di valorizzare la propria unicità, pur rimanendo fedeli al proprio orizzonte valoriale. Per te che gestisci un piccolo business e hai a cuore l’ambiente, ho raccolto 5 idee per un Black Friday alternativo da cui puoi trarre ispirazione:

  1. Scegli il “Buy Nothing Day”: valuta la possibilità di non attivare promozioni speciali e di non prendere parte agli sprechi. Eventualmente potresti anche chiudere il tuo e-shop per un giorno. Ricordati però di comunicarlo alla tua community, raccontando il perché della tua scelta. Potrebbe essere il momento ideale per riproporre il tuo brand manifesto o per focalizzare il brand storytelling sull’importanza della sostenibilità nel tuo progetto. Sarà un’ottima occasione anche per sensibilizzare le persone sul consumo critico e promuovere la tua brand awareness.
    Vantaggio extra: questa strategia ti permette anche di risparmiare budget in un momento di massima concorrenza tra brand.
  2. Mantieni i prezzi costanti. Oppure alzali: ti sembra contro-intuitivo? Niente affatto. Mantenere invariati i tuoi prezzi di listino o addirittura alzarli per il Black Friday e, congiuntamente, devolvere ad una buona causa parte del ricavato del giorno (o tutto il ricavato ottenuto con il sovrapprezzo), può essere una strategia vincente; infatti, non va ad intaccare le tue entrate e, al contempo, contribuisce ad una causa benefica.
    Vantaggio extra: l’occasione è utile anche per far conoscere ed apprezzare ai tuoi clienti la qualità del tuo lavoro.
  3. Scegli il “reverse commerce”: si tratta della vendita di prodotti e servizi in ottica di riutilizzo, per prolungare il loro ciclo di vita o promuovere un uso alternativo a quello per cui erano nati. Ad esempio, se vendi oggetti fisici, potresti lanciare un servizio di riparazione o di riutilizzo creativo dei tuoi prodotti, o anche coinvolgere articoli analoghi ai tuoi ma realizzati da altri marchi. O ancora, puoi raccogliere materie prime da riciclare per trasformarle in qualcosa di nuovo.
    Vantaggio extra: oltre a ridurre gli sprechi, con questa scelta offri un servizio prezioso che consolida la tua customer journey.
  4. Fai un regalo green ai tuoi clienti: questa giornata potrebbe essere l’occasione giusta per gratificare chi ha acquistato da te nei mesi precedenti con una sorpresa green inaspettata, che non richiede nulla in cambio; ad esempio, potresti effettuare una donazione a loro nome ad un’associazione benefica che rispecchia i valori del tuo brand e mandare loro una mail dedicata per ringraziarli di averti scelta e spiegare le ragioni del tuo gesto.
    Vantaggio extra: questa strada ti permette di riallacciare i rapporti con chi ti ha scelto in passato e di consolidare la loro relazione con il tuo brand.
  5. Promuovi lo scambio gratuito di servizi: pubblica un post interattivo sui tuoi canali social in cui condividi idee sostenibili; invita i proprietari di altri piccoli business a proporre nei commenti un loro servizio in cambio di un altro bene gratuito e a taggare nuove persone potenzialmente interessate all’iniziativa. In questo modo, farai circolare idee virtuose e promuoverai la collaborazione e lo scambio senza sprechi.
    Vantaggio extra: questo tipo di contenuto ti permetterà di raggiungere persone nuove in linea con il tuo cliente ideale e ad ottenere maggiore visibilità.

Qualsiasi strategia di marketing sostenibile sceglierai di mettere in atto per il Black Friday, ricordati di pianificarla con anticipo e di comunicarla in modo chiaro e trasparente al tuo pubblico, utilizzando il brand storytelling per motivare le ragioni della tua scelta non convenzionale. Sarà il modo migliore per sensibilizzare le persone sui valori che ti stanno a cuore e portare alla luce la magia del tuo progetto senza gravare sull’ambiente.

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